di Silvia Boschero
l’Unità – 6 maggio 2007 – pag. 19
Pia de’ Tolomei, personaggio storico e dantesco, è l’anima dell’ultimo lavoro di Gianna Nannini.
Ne nascerà un musical. Intanto l’artista racconta il suo presente e i suoi crucci.
E’ un’opera punk medievale dedicata a una donna. Santa.
«Anche le guerre del mondo passano dal permesso del Vaticano»
Gianna la combattente ha realizzato il suo sogno: cantare di una donna speciale facendola metafora di una condizione femminile che non le va giù. Ha preso Pia de’ Tolomei, la sfortunata donna del V canto del Purgatorio di Dante e l’ha materializzata ai giorni nostri, costruendoci sopra un’opera rock, anzi, come la chiama lei, un’opera punk-medievale.
D.: Pia de’ Tolomei come vessillo di una nuova stagione di lotta per i diritti civili?
R.: «Certo. Quando si parla della condizione della donna si cade sempre nello stereotipo del femminismo e io non voglio assolutamente, non serve alla nostra battaglia. Allora sai che si fa? Parliamo di uomini. Ad esempio di tutti quegli uomini che stanno in Vaticano. Non c’è battaglia civile che non debba per forza passare di là. Una volta sono i pacs, una volta la genetica con tutte le questioni legate alla fecondazione, una volta l’aborto che loro considerano omicidio. Tutte battaglie per la libertà, per l’autodeterminazione, che già abbiamo combattuto per anni e sulle quali, in molti casi si sta tornando indietro. Battaglie per le quali ormai non basta più andare in piazza perché sarà il Vaticano a decidere».
D.: Nel disco hai scelto strumenti medievali, sembra quasi tu le abbia voluto dare una cupezza metaforica…:
R.: «È noto che viviamo in un nuovo Medioevo. Ma mentre noi a Siena si inventò il Palio per sfogarci e tirarci le mazzate a vicenda, oggi è tutto più sofisticato, meno palese, ma comunque un’epoca di guerre, terrorismo, continuo conflitto, bugie. E anche le guerre nel mondo passano tutte dal permesso del Vaticano».
D.: Tu l’odore della guerra l’hai sentito da vicino. Prima col viaggio in Iraq, poi in Iran…:
R.: «Sì e in questi luoghi medievali ho incontrato donne meravigliose che fanno parte di Ong e lottano per migliorare la propria condizione. Donne imprigionate come Pia de’ Tolomei, chiuse in un mondo maschilista. Ma nelle canzoni non l’ho voluta descrivere come una vittima. Le ho messo in bocca anche un linguaggio spinto e dell’ironia, l’ho fatta tornare in vita per farle dire la sua. La sua stessa morte, traghettata dal personaggio di una sciamana (nella quale mi riconosco moltissimo), assume un nuovo significato».
D.: Poi c’è l’aiuto di Caterina Bueno, che ha raccolto per te tanti canti popolari toscani e che fu la prima ad introduci all’arte dell’ottava rima:
R.: «È stato facile per me, abituata ad ascoltare i mezzadri di mia nonna cantare tutto il giorno in ottavine. Un po’ come Benigni, pensa, lo incontrai molti anni fa ad un concerto di Tom Waits nel gabinetto delle femmine (ancora non ho capito perché) e quando gli dissi che avevo intenzione di cantare in ottava rima la storia di Pia, lui fu gasatissimo».
D.: Ed è raro che una donna canti in ottava, vero?
R.: «Se ne conosce solo una famosa, tale Beatrice Pian degli Ontani che fu scoperta da Niccolo Tommaseo. Ma io me la cavo. Tempo fa feci a gara con un pastore sardo sul sesso… beh, lui era più bravo, più abituato all’improvvisazione».
D.: La tua Pia è attualizzata, così come nel libretto della scrittrice e musicista Pia Pera, mentre la cifra stilistica è basata sul mix di generi:
R.: «Non è una musica etnica, a me piace la contaminazione, non sopporto la purezza. Viviamo in un mondo sudicio, a che serve la purezza? E così c’è l’elettronica, il rock, gli strumenti arabi, i suoni che ho registrato sia per la mia tesi di laurea sulle tradizioni popolari (come il lavoro delle donne nelle risaie) che nei viaggi».
Tutti suoni arrangiati da Wil Malone (lo stesso dei Massive Attack) che oggi, dopo averci lavorato, dice di preferire Pia de’ Tolomei a qualsiasi altro musical, compresi Jesus Christ Superstar e Evita. Già perché il disco diventerà un musical prodotto da David Zard nel 2008 mentre la Nannini nel frattempo partirà in tour usando le date per fare audizioni.